Questa sera il Premier Conte ha numerose novità per tutti noi cittadini italiani che stiamo vivendo giorno dopo giorno le conseguenze della pandemia e che ha fatto registrare oggi numerosissime vittime.
Stando ai dati della Protezione civile di oggi 21 Marzo, sono 42.681 le persone testate e attualmente positive al virus (4821 in più rispetto a ieri). I morti sono 4.825 (793 in più nelle ultime 24 ore), 6072 persone sono invece guarite (943 in più rispetto a ieri). Tra i contagiati, 17.708 sono ospedalizzati, 2857 sono in terapia intensiva e 22.116 si stanno curando a casa. Le persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia sono 53.578.
Arrivano nuove restrizioni per contenere l’emergenza coronavirus. Lo ha annunciato questa sera il premier Conte in diretta Facebook. Il governo ha stabilito, per tutto il territorio nazionale, la chiusura delle fabbriche per 15 giorni su tutto il territorio nazionale, escluse quelle di importanza strategica per il sistema Paese.
Giuseppe Conte ha annunciato la chiusura delle fabbriche e di tutte le attività della filiera non essenziale fino al 3 aprile. I supermercati resteranno aperti 7 giorni su 7. Una stretta ulteriore presa dal governo, per contenere la diffusione del coronavirus. E ha chiesto agli italiani coraggio, raccomandandogli di continuare a rispettare le regole.
“Oggi abbiamo deciso di compiere un altro passo, la decisione del governo sull’interno territorio nazionale è quella di chiudere ogni attività produttiva che non sia strettamente cruciale, necessaria, indispendabile a garantirci beni e servizi essenziali, fino al 3 aprile“.
Sono le parole del premier Giuseppe Conte, durante la diretta Facebook di stasera, sabato 22 marzo, a margine di un incontro con i sindacati e le associazioni di categoria, durato l’intero pomeriggio, durante il quale è stato stilato un documento in cui sono indicate le filiere produttive necessarie per il funzionamento dello Stato in questa fase di emergenza. Il premier ha chiarito che rimarranno aperti supermercati, alimentari, farmacie, parafarmacie e attività di prima necessità senza alcuna restrizione sui giorni di apertura. Saranno assicurati anche i servizi bancari, finanziari e i trasporti. Al di fuori delle attività essenziali, chiarisce il premier, sarà concesso solo lavoro in smart working.
“Fin dall’inizio ho scelto la linea della trasparenza, la linea della condivisione. Ho scelto di non minimizzare, di non nascondere la realtà che ogni giorno è sotto ai nostri occhi. Ho scelto di rendere tutti voi partecipi della sfida che siamo chiamati ad affrontare: è la crisi più difficile che il paese sta vivendo dal Secondo Dopoguerra.
In questi giorni durissimi siamo chiamati a misurarci con immagini, con notizie che ci feriscono, ci lasciano un segno che rimarrà per sempre impresso nella nostra memoria, anche quando questo, ci auguriamo presto, sarà finito.
La morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova. Quelli che piangiamo non sono semplici numeri, sono persone, storie di famiglie che perdono gli affetti più cari. Le misure adottate richiedono tempo, prima che possano dare effetti, dobbiamo continuare a rispettare tutte le regole, anche se sono misure severe, ma non abbiamo alternative, dobbiamo resistere, per tutelare noi stessi e le persone che amiamo. Non rinunciamo al coraggio e alla speranza per il futuro: uniti ce la faremo”.