Anche i pappagalli stanno vivendo una strana epidemia: a cadere dal cielo sarebbero la varietà arcobaleno, in Australia, ma il fenomeno si era già riscontrato in Germania, dove si sono registrati 11 mila pappagalli morti.
Negli ultimi tempi in Australia sono stati segnalati tantissimi casi di uccelli trovati morti a terra, soprattutto nella città di Brisbane (ma anche a Melbourne, Sydney e Rockhampton).
Non si sa ancora da dove sia arrivato, ma un virus si sta diffondendo velocemente tra i Lorichetti arcobaleno australiani causandone paralisi e morte. Nulla a che vedere con il coronavirus, ovviamente, ma gli esperti si stanno interrogando sulla misteriosa malattia che sta portando alcuni esemplari di pappagalli a cadere letteralmente dal cielo.
Gli esperti l’hanno definita “sindrome paralizzante” e sembra colpire un vasto numero di uccelli in tutto il paese. “Ci sono molti casi a Brisbane al momento” spiega Darryl Jones, esperto della Griffith University. “Siamo inondati da segnalazioni“.
Il decesso arriva attraverso una paralisi che si diffonde in tutto il corpo, fino a che i polmoni collassano. Queste le parole del professor Darryl Jones della Griffith University ai microfoni del Daily Mail:
“La paralisi inizia nelle zampe degli uccelli, così quando provano ad aggrapparsi a un ramo non ci riescono. Cadono a terra e in un’ora sono morti, in alcuni casi diventano facili prede. La trasmissione potrebbe avvenire attraverso ciò che mangiano, il principale indiziato è il frutto del tulipano africano ma non abbiamo ancora trovato il collegamento”.
Ciò che è saltato agli occhi degli studiosi è che il virus nonostante non abbia alcun legame con il coronavirus ne rispecchi alcune caratteristiche.
Esattamente come il Coronavirus, questo nuovo agente attacca i polmoni dei pappagalli che sono vicini e a stretto contatto tra loro.
Il professor Jones sottolinea come le somiglianze ci siano e vadano approfondite con nuovi studi onde evitare di perdere dettagli importanti. Ecco cos’ha detto:
“È molto simile al coronavirus. Non sappiamo molto a riguardo e sembra diffondersi dove gli uccelli formano ‘assembramenti’. Combattono tra di loro e attraverso contatto ravvicinato si infettano”.