Manca poco alla realizzazione e alla distribuzione di un vaccino efficace (ndr: si spera!) per la prevenzione del Coronavirus. Ma gli italiani, saranno obbligati a farlo? Se si, quali categorie dovranno necessariamente utilizzarlo per proteggersi prima degli altri?
A rispondere è lo stesso Presidente Giuseppe Conte, che ha cercato di fare chiarezza sulla situazione e smentire eventuali notizie fasulle.
Il vaccino per il Coronavirus in Italia non sarà obbligatorio. Questa, almeno, è la linea esplicitata dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante un evento a Ceglie Messapica, in Puglia. Nessun obbligo, quindi, per il vaccino anti-Covid che Conte si augura possa arrivare in tempi brevi, magari entro la fine dell’anno. “Non ritengo debba essere obbligatorio, ma deve essere messo a disposizione”, afferma il presidente del Consiglio nel corso dell’evento.
Durante il quale parla anche dei tempi per averlo a disposizione, non nascondendo un po’ di cauto ottimismo: “Se mi dovessero confermare queste proiezioni ottimistiche c’è la possibilità di mettere il vaccino presto a disposizione di tutti e anche di altri Paesi Ue. Quanto presto? Mesi diciamo. Entro l’anno? Speriamo”. Un augurio, quindi, nella speranza che il vaccino arrivi già entro la fine del 2020.
Muoversi ora, in largo anticipo e in tempo utile per farsi trovare pronti per l’inizio dell’autunno. Fare il vaccino antinfluenzale serve per immunizzarsi dal virus stagionale e avere la possibilità di riconoscere subito l’infezione da Covid.
Proteggersi dall’influenza permetterà infatti di riconoscere prima le eventuali nuove infezioni determinate da Sars-Cov-2, considerate probabili da ottobre in ragione della stagionalità a cui ci hanno finora abituato i coronavirus.
Per capirci meglio: se il Signor Rossi decide di fare il semplice vaccino per l’influenza ad Ottobre, difficilmente potrà contrarre il virus stagionale. Se durante l’inverno il signor Rossi avrà febbre e altri sintomi, non sarà colpa dell’ influenza, poichè immunizzato, ma si tratterà di infezione da Coronavirus e agirà in netto anticipo con le cure.
Nel documento firmato da Gianni Rezza, nuovo direttore generale della prevenzione, sono due le novità sostanziali. Oltre che alle categorie a rischio già considerate, il Ministero della Salute, in vista della stagione 2020-2021, raccomanda la profilassi antinfluenzale ai bambini a partire dai 6 mesi (per i più piccoli non ci sono dati che dimostrino l’innocuità del vaccino) e l’«anticipo» dell’offerta rivolta agli anziani. A partire da ottobre, l’antinfluenzale sarà gratuito già nella fascia d’età compresa tra i 60 e i 64 anni. Oltre che fortemente consigliato a tutti i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari e agli anziani che vivono in strutture residenziali o di lungo degenza. «Ci aspettiamo una risposta importante, considerando peraltro che l’influenza è una finta malattia benigna», afferma Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale.