La variante indiana, che tanto spaventa l’Italia, ha 2 positivi in Veneto, un padre e figlia che hanno contratto il virus dopo il pellegrinaggio sul Gange.
Avevano partecipato al pellegrinaggio di Kumbh Mela e si erano immersi nel Gange i due veneti residenti a Villaverla, padre e figlia, risultati positivi alla variante indiana del Coronavirus. Partiti per l’India con tampone negativo, al ritorno hanno scoperto di aver contratto il virus. Il sindaco tranquillizza: “Seguite le norme anti-Covid”.
Secondo la ricostruzione, padre e figlia sono rientrati in Italia dall’India il 7 aprile scorso atterrando a Bergamo, da dove hanno preso un taxi per tornare a casa. “Poi diligentemente hanno segnalato la cosa al sito dell’Ulss 7 chiedendo di fare il tampone – ha spiegato ancora il sindaco -. Lo hanno fatto il 14 aprile: il padre e la figlia sono stati trovati positivi alla variante indiana mentre per la madre, asintomatica, si stanno ultimando gli accertamenti”. Tutti comunque sono in buone condizioni di salute.
Come spiega l’Adnkronos, la variante indiana è formata da due mutazioni, la E484Q e la L452R. Quest’ultima sembra determinare una maggiore contagiosità del virus, mentre l’altra gli permetterebbe di sfuggire agli anticorpi.
I sintomi, però, sembrano essere più importanti rispetto al virus originale, determinando tempi di guarigione più lunghi.
Chi si infetta con la variante B.1.617 presenta tosse, congestione, febbre, dolori muscolari, mal di gola, mal di testa, forte stanchezza e diarrea.
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