I contributi volontari Inps: come funzionano e quanto costano nel 2023?
I contributi volontari Inps sono un’opzione a disposizione dei lavoratori che desiderano aumentare i loro contributi previdenziali in vista della pensione. L’Istituto previdenziale, con la circolare n. 22 del 20 febbraio 2023, ha aggiornato le aliquote e i minimi dei versamenti necessari per richiedere questa opzione nel corso dell’anno.
Per richiedere il pagamento dei contributi Inps in maniera volontaria, e anticipare la data di pensionamento, il lavoratore deve essere autorizzato dall’Inps. Questi contributi volontari non sono accreditati in automatico dall’Inps come avviene per la malattia e la cassa integrazione.
Gli importi dei versamenti volontari dipendono dalla data di autorizzazione alla prosecuzione volontaria. Se l’autorizzazione è stata concessa prima del 31 dicembre 1995, l’aliquota contributiva del versamento è del 27,87%. Se invece l’autorizzazione è avvenuta dopo questa data, l’aliquota dei contributi Inps è pari al 33%.
Il calcolo di un anno di contribuzione avviene moltiplicando la retribuzione minima settimanale di 227,18 euro per 52 settimane, che costituiscono un anno di contributi Inps. In seguito, il totale conseguito si moltiplica per l’aliquota prevista, che è del 33% per le autorizzazioni dopo il 31/12/1995 e del 27,87% per quelle anteriori.
Il contributo minimo volontario Inps per i lavoratori dipendenti non agricoli nel 2023 è pari a 3.898,41 euro. Per i dipendenti iscritti al fondo speciale dei postelegrafonici, dei dipendenti degli Enti locali (Comuni e Regioni) e della sanità, l’aliquota è del 32,65%.
I lavoratori autorizzati alla contribuzione volontaria prima del 1995 pagano un minimale di contributi volontari Inps pari a 3.292,38 euro perché l’aliquota applicata è inferiore.
La retribuzione dei lavoratori dipendenti, da prendere come base imponibile, per il calcolo dei contributi volontari, è pari alla retribuzione delle ultime 52 settimane. In tutti i casi, non deve essere inferiore ai limiti previsti.
Se la retribuzione di riferimento annuale supera 52.190,00 euro, si applica un ulteriore aliquota del 1% (ad esempio 34%). Per coloro che rientrano nel calcolo della pensione con il sistema contributivo, ossia coloro che hanno versato i primi contributi dopo il primo gennaio 1996 o coloro che hanno optato per il sistema contributivo, non si pagano i contributi Inps oltre la soglia massimale di 113.520,00 euro annui.
Per quanto riguarda i contributi volontari Inps degli artigiani e dei commercianti, il reddito medio degli ultimi 36 mesi di attività è il parametro di riferimento.
Per il versamento dei contributi volontari Inps dei lavoratori autonomi, si fa riferimento al reddito medio degli ultimi 36 mesi di attività. Le aliquote sono quelle stabilite per i contributi obbligatori:
-24% per gli artigiani titolari e collaboratori di età superiore a 21 anni,
-23,25% per gli artigiani titolari ed i collaboratori di età inferiore a 21 anni,
-24,48% per i commercianti titolari e collaboratori di età superiore a 21 anni,
-23,73% per i commercianti titolari e collaboratori di età inferiore a 21 anni.
Il minimale 2023 per l’accredito dei contributi Inps, agli iscritti della Gestione separata (come i lavoratori a progetto) è pari a 17.504,00 euro, sul quale si calcolerà l’aliquota del 25%, per i professionisti senza cassa di previdenza obbligatoria ed il 33% per i collaboratori a progetto o le altre figure professionali.
Quindi gli importi 2023 dei versamenti volontari Inps sono pari a:
-4.376,04 euro su base annua e 364,67 euro al mese per i professionisti,
-5.776,32 euro su base annua e 481,36 su base mensile, per tutti gli altri parasubordinati iscritti alla gestione separata.
Per approfondire le classi di reddito ai fini della prosecuzione volontaria, degli artigiani e dei commercianti, consigliamo di leggere la Circolare Inps n. 22 del 20 Febbraio 2023.
Per richiedere il versamento dei contributi Inps, bisogna presentare una domanda telematica per l’autorizzazione al pagamento volontario sul servizio online: contributi volontari. Dopo l’invio della domanda, si riceverà l’accoglimento della pratica ed i relativi versamenti da pagare con il modello MAV.
Quali sono i vantaggi? I contributi volontari sono deducibili ogni anno sino ad un importo di 5.164 euro, indicando l’importo versato sul modello 730. Questa deducibilità consente di ridurre l’imponibile fiscale per il calcolo delle imposte irpef.